La prostatite è una condizione particolarmente debilitante per il soggetto di sesso maschile e può provocare fastidi difficili da trattare: in genere si tratta di una patologia derivante d problematiche di tipo impeditivo causate in genere dalla flogosi della ghiandola prostatica.
Si tratta di un’infiammazione che potrebbe derivare o meno dall’intervento batterico: per capirlo è necessaria una diagnosi approfondita la quale in genere si ricava dall’analisi di un’urinocoltura da far valutare presso un laboratorio di analisi cliniche.
La condizione migliore potrebbe verificarsi quando la prostatite si rivela essere asintomatica e viene scoperta per caso grazie all’urinocoltura: in questo caso si tratta di una tipologia di prostatite che non richiede intervento medico terapeutico.
Sono Giuseppe Ocello, Medico Chirurgo esperto di Urologia e Andrologia a Palermo e oggi sono qui per parlarti dei sintomi più comuni della prostatite, e soprattutto dei metodi per trattare questa condizione debilitante e tediosa.
La prostatite è un problema più comune di quanto tu possa credere: in genere, come ti ho già anticipato, l’infiammazione della prostata può avvenire per causa batterica o per altre cause di cui ancora non si è ben capita l’eziologia, ciò che è certo è che, nel secondo caso, è sicuramente più difficile trattare la condizione specifica ma la sintomatologia è leggermente più lieve.
Nel primo caso infatti, l’infiammazione è accompagnata da altri sintomi legati a stati febbrili e gonfiore visivo della prostata; nel caso in cui invece non ci sia un’infezione batterica in corso, invece, i sintomi sono sicuramente più lievi sebbene molesti sia durante la minzione che durante l’attività sessuale.
Per affrontare una diagnosi e cura della prostatite è necessario sottoporsi ad alcune analisi specifiche: come anticipato serve l’urinocoltura oppure è necessario operare con un’ecografia prostatica transrettale effettuata da uno specialista per controllare lo stato di infiammazione della prostata.
Trattare la prostatite significa assumere una serie di comportamenti precipui per estinguere il problema: per la risoluzione di un’infezione batterica non si può prescindere dall’assunzione farmacologica di antibiotici specifici prescritti da un medico specializzato.
Al contrario, il trattamento di una prostatite non batterica necessita di cure mirate e regolari che si effettuano tramite massaggio o terapie termiche di varia natura le richiedono sicuramente più tempo per manifestare dei benefici a lungo termine.
Dal canto suo, il paziente è responsabile di assumere uno stile di vita corretto il quale non può prescindere da una dieta equilibrata che preveda l’assunzione di varie vitamine benefiche ed evitare invece l’ingerimento di sostanze potenzialmente orticanti per l’organismo quali caffè, tè oppure cioccolato; nonché zuccheri raffinati i quali potrebbero provocare un aumento dei livelli di glucosio potenzialmente devastanti che potrebbero acuire la sintomatologia infiammatoria.
Assumere grassi sani e buoni come l’olio d’oliva potrebbe avere un effetto terapeutico efficace; infine assumere sempre cibi non trattati e di natura biologica potrebbe avere un effetto lenitivo per il corpo e potenzialmente detossificante: dunque ben vengano verdure, carni non derivate da allevamenti un cui vengono somministrati antibiotici e alimenti di origine controllata; assumere frutta secca in quantità moderate potrebbe aumentare la possibilità benefica di assumere vitamine e fibre naturali.
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