La disfunzione erettile (DE) è un disturbo più diffuso di quanto si possa pensare. In Italia, ha una prevalenza emersa del 12,8%, ma si ipotizza che altrettanto sia la percentuale di uomini colpiti dal problema che non si rivolge al medico. Per un totale, quindi, di oltre il 25% di uomini che soffrono di vari gradi, in termini di gravità, di questa condizione.
Attraverso una visita medica completa che preveda un’attenta anamnesi generale e specifica, nonché la successiva esecuzione di esami ematochimici e specifici test fisici e valutazioni psicologiche, si potrà determinare la causa di fondo del problema, per arrivare a una diagnosi ed approntare un trattamento che ripristini in maniera corretta la vita sessuale del soggetto.
Le cattive abitudini quotidiane e la bassa qualità dello stile di vita (fumo, consumo di alcool e di sostanze stupefacenti, sedentarietà, stress, obesità) costituiscono dei fattori di rischio importanti nel determinismo della disfunzione erettile. A tutto ciò poi si possono associare vere e proprie malattie e/o situazioni patologiche che comportano, nel tempo, problematiche di erezione.
Senza dimenticare che molti farmaci (antipertensivi, ansiolitici, antidepressivi) di comune e cronico utilizzo, spesso senza un adeguato controllo medico, possono avere come effetto collaterale la disfunzione erettile.
La valutazione approfondita della storia medica e sessuale del paziente è fondamentale, insieme a una visita specifica di un andrologo Palermo per esaminare il pene, i testicoli e la prostata, al fine di individuare eventuali problematiche circolatorie, ormonali e del sistema nervoso.
I test di laboratorio solitamente includono un prelievo di sangue di routine, compresi test ormonali e analisi delle urine, nonché una valutazione cardiologica, se non già effettuata in precedenza. Inoltre, se durante la visita andrologica emergono fattori psicologici, relazionali e/o comportamentali rilevanti legati alla problematica sessuale, il supporto di uno psicosessuologo potrebbe essere utile.
Spesso, risulta importante prescrivere un esame diagnostico chiamato ecocolordoppler penieno dinamico, che utilizza una microiniezione di una sostanza vasodilatante chiamata Alprostadil nei corpi cavernosi alla base del pene. Questo permette di valutare l’efficienza dei microvasi responsabili dell’erezione. Un’ecografia può anche essere utile per valutare i reni, la vescica, la prostata e i testicoli.
Dopo la diagnosi ottenuta tramite i test sopra menzionati, gli approcci terapeutici possono prevedere trattamenti specifici per la disfunzione erettile mediante l’uso di farmaci per via orale chiamati inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (PDE5-I).
Questi farmaci possono essere assunti in modo continuativo, di solito la sera prima di coricarsi, indipendentemente dall’attività sessuale, per un periodo di tempo determinato (solitamente 4-6 mesi), oppure all’occorrenza prima del rapporto sessuale. Se necessario, possono essere associati trattamenti psicosessuologici rivolti alla coppia o al singolo.
Recentemente, è stato introdotto anche l’utilizzo di una terapia con onde d’urto a bassa frequenza (LI-ESWT). Questo trattamento non invasivo può essere ripetuto ciclicamente e, attraverso il processo di “”neovascolarizzazione“”, migliora la vascolarizzazione del pene. Tale terapia può anche essere combinata con l’uso di farmaci per via orale.
Se questo primo livello terapeutico, che risolve in genere il 70-80% dei casi, non è sufficiente, le linee guida internazionali sulla disfunzione erettile prevedono l’uso di farmaci locali come l’Alprostadil, somministrati tramite gel, creme o tramite microiniezioni transuretrali o intracavernose alla base del pene.
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