L’incontinenza urinaria è una condizione comune che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, influenzando significativamente la qualità della vita. Per affrontare questa problematica in modo efficace, gli urologi si avvalgono spesso di un approccio multidisciplinare che va oltre la terapia di base, coinvolgendo diverse figure professionali e integrando varie modalità terapeutiche.
Il primo passo nella gestione dell’incontinenza urinaria è una valutazione approfondita da parte dell’urologo: meglio rivolgersi, in questo caso, ad uno specialista della propria zona.
Ad esempio, a Palermo, Giuseppe Ocello si occupa di diagnosi e terapie urologiche a Palermo per fornire un’anamnesi dettagliata al paziente tramite l’utilizzo di questionari di valutazione della qualità di vita e l’esecuzione di esami diagnostici come l’ecografia apparato urinario a Palermo per la diagnosi e cura dell’incontinenza urinaria a Palermo.
Questi esami specifici sono determinanti per identificare il tipo di incontinenza – la quale può essere da sforzo, da urgenza, o mista- e per rinvenire eventuali cause sottostanti, come infezioni, prolasso degli organi pelvici o patologie neurologiche.
Nella maggior parte dei casi, il trattamento di base dell’incontinenza urinaria prevede approcci conservativi, spesso in collaborazione con altre figure professionali: ad esempio, l’urologo esperto potrebbe caldamente consigliare l’intervento di figure come fisioterapisti specializzati nella riabilitazione del pavimento pelvico i quali svolgono un ruolo fondamentale nell’insegnamento di tecniche ed esercizi per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e migliorare il controllo urinario.
Gli psicologi e gli infermieri esperti, inoltre, possono fornire programmi di modifiche comportamentali, come l’addestramento alla minzione programmata e tecniche di gestione dell’urgenza urinaria, nonché garantire un valido supporto emotivo per la gestione psicologica del fastidio e del disagio che i pazienti sperimentano a livello sociale.
Nei casi più gravi, gli urologi possono elaborare una terapia farmacologica prescrivendo farmaci anticolinergici o agonisti beta-adrenergici per ridurre l’iperattività della vescica e migliorare il controllo urinario.
La gestione dell’incontinenza urinaria richiede spesso, dunque un approccio multidisciplinare, con il coinvolgimento di diverse figure professionali; a parte l’urologo, il fisioterapista, gli psicologi e gli infermieri, è probabile che si chieda consiglio anche a figure come:
Qualora i trattamenti conservativi di base non siano sufficienti, gli urologi che sfruttano le potenzialità di un approccio multidisciplinare, potrebbero ricorrere anche all’esecuzione di operazioni chirurgiche:
Gli interventi come la colposospensione o la riparazione del prolasso vaginale possono correggere i difetti anatomici che causano l’incontinenza da sforzo, mentre l’installazione di un impianto di Sling Sottouretrale che prevede l’inserimento di una benderella di supporto sotto l’uretra potrebbe migliorare il controllo urinario durante gli sforzi.
Infine, in casi di incontinenza grave, possono essere impiantati dispositivi protesici come il sfintere artificiale che ripristinano la continenza urinaria di cui si era perso il controllo.
Questo approccio multidisciplinare consente di personalizzare il trattamento in base alle esigenze specifiche di ogni paziente, massimizzando l’efficacia degli interventi e migliorando significativamente la qualità della vita delle persone affette da incontinenza urinaria.
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