Attorno alla salute sessuale maschile, così come in quella femminile, ruotano tabù e false dicerie: complice internet e la falsa informazione, nonché una predisposizione culturale che tende a valutare l’uomo come sempre -e obbligatoriamente- prestante soprattutto dal punto di vista sessuale; riscontrare delle problematiche da questo punto di vista potrebbe essere motivo di vergogna e di dispiacere – anche se non giustificato-.
Sono il dott. Giuseppe Ocello, Medico Chirurgo specializzato in Urologia e Andrologia di Palermo e oggi vorrei parlare con te dei falsi miti relativi alla salute sessuale maschile ma soprattutto sensibilizzare al tema della prevenzione e dell’importanza della fase diagnostica: determinanti per prendere in tempo eventuali patologie potenzialmente gravi e per ripristinare la salute dell’apparato maschile, effettuando sempre una diagnosi e cura della disfunzione erettile se presente, spesso sintomo primario della manifestazione di problematiche da approfondire.
Del resto è stato reso noto che gli uomini sono molto più restii a sottoporsi a visite specifiche andrologiche: in genere una visita di controllo viene richiesta per paura soltanto nel caso in cui viene accusata una sintomatologia particolare, è più raro invece che un uomo si presenti in uno studio andrologico per fare prevenzione.
Avere una vita sessuale attiva sicuramente fa bene: l’importante è condurre tutto in maniera protetta e pulita, scongiurando l’eventuale insorgenza di ripercussioni gravi non solo a livello locale -quali infiammazioni o proliferazioni batteriche- ma anche per evitare l’insorgenza di potenziali patologie.
Se si soffre di disfunzione erettile, prendere dei farmaci per stimolare la funzionalità del pene ha solo un effetto momentaneo: uno dei tabù più diffusi, infatti, è che questo tipo di ausilio abbia anche un effetto terapeutico.
Niente di più sbagliato: le terapie possono essere prescritte soltanto da un medico specializzato e devono derivare da un’anamnesi diagnostica valida, a seguito di esami specifici quali, ad esempio, l’ecocolordoppler penieno.
Vero anche che, a contribuire in maniera significativa, potrebbero essere fattori di stress difficili da gestire se non con un aiuto esterno nel caso delle situazioni più gravi, e se ti stai chiedendo se una vita sedentaria possa inibire in qualche modo la salute sessuale maschile, la risposta è assolutamente sì: preservare la circolazione sanguigna significa mantenere un sistema di vascolarizzazione sano ed incentivare dunque le funzionalità erettili; proprio per questo, per il rinvenimento di eventuali problematiche, sottoporsi all’ecocolordroppler penieno potrebbe fare la differenza.
Il miglior consiglio che si possa dare ad un uomo in età fertile è sicuramente quello di evitare il fumo o di prendere sostanze non indicate -o illegali- durante l’allenamento, questa non è una leggenda: il fumo di sigaretta e il doping possono avere effetti devastanti e irretroattivi per la salute sessuale maschile; il segreto è non iniziare nemmeno, o smettere quanto prima di avere abitudini errate e dannose.
Sottoporsi periodicamente a controlli di routine che facciano luce sulla percentuale di presenza di testosterone attivo potrebbe inoltre aiutare a mantenere attiva l’attività sessuale del paziente, soprattutto nel caso in cui abbia superato i 50 anni d’età.
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